Broker ECN e market maker?
Rispondere a questa domanda non è semplice. Entrambe le tipologie, infatti, presentano svantaggi e vantaggi. E’ compito del trader, quindi, comprendere quale sia più affine alle proprie esigenze e scegliere di conseguenza. A tal proposto, è necessario conoscere le differenze tra broker ECN e broker market maker.
Va specificato, innanzitutto, che in passato la prima tipologia era appannaggio dei grandi esperti o degli investitori istituzionali, mentre la seconda era riservata agli investitori retail. Oggi, in virtù dell’accresciuta popolarità del trading online, i broker ECN hanno aperto le porte anche ai trader “retail”, abbassando le barriera all’entrata, soprattutto in termini di accessibilità.
Seppur trattandosi di una importante scelta è anche vero che per i trader retail non ci sono numerose differenze effettive e spesso si predilige la sicurezza dell’esecuzione del trader offerta dai broker market maker.
Gli ECN in europa sono molto pochi e la maggior parte sono market maker o STP.
Broker Market Maker: pro e contro
La caratteristica principale dei market maker è la garanzia dell’esecuzione dell’ordine. A prescindere dalla reale condizione del mercato, il broker market maker assicura sempre la liquidità necessaria per il corretto posizionamento del trader. Gli ordini vengono gestiti internamente. E’ per questo motivo che sono, appunto, chiamati “creatori di mercato”. Tra gli altri vantaggi, inoltre, troviamo i seguenti.
- Assenza di commissioni. I broker market maker guadagnano sugli spread. Le commissioni, quindi, sono in genere assenti. E’ questa una delle principali differenze tra i broker ECN e i broker market maker. Va segnalato, però, che alcuni broker più “istituzionali”, come le banche, applicano delle commissioni.
- Accessibilità economica. I broker market maker sono pensati per il grande pubblico. Le barriere all’entrata sono quindi basse. Per aprire un conto, spesso, sono necessarie cifre nell’ordine delle centinaia di euro.
- Interfaccia user-friendly. Sempre per il motivo citato sopra, vengono disposte interfacce e software utilizzabili da chiunque, previa visione di un semplice tutorial.
- Protezione da saldo negativo. I broker di questo tipo, in genere, chiudono il trade quando le perdite sono superiori al denaro presente sul conto.
Si segnalano anche alcuni “contro”. Ecco quali.
- Spread più alti rispetto agli ECN. Come già accennato, il modello economico dei market maker si basa sugli spread, quindi sono in media più alti rispetto a quelli degli ECN.
- Limitazioni dello Scalping. Dal momento che i trade sono gestiti internamenti, alcuni broker non riescono ad amministrare trade che vengono aperti e chiusi a un ritmo eccessivo. Molti market maker, quindi, vietano lo scalping.
- Velocità dell’esecuzione. Si riscontra una certa lentezza nei processi di clearing and settlement.
- Manipolazione dei prezzi. Se gli ordini sono gestiti internamente, allora i prezzi potrebbero non essere propriamente reali, bensì frutto dell’elaborazione del broker.
Broker ECN: vantaggi e svantaggi
Una delle più importanti differenze tra i broker ECN e i broker Market Maker è che i primi consentono un accesso diretto al mercato. Gli ordini vengono trasmessi senza intermediazione. Ciò, di fatto, consente un’esecuzione veloce, praticamente istantanea. Ecco altri vantaggi.
Visione della “market depth”. In qualsiasi momento, il trader che si avvale del broker ECN può visualizzare il mercato in tutta la sua “profondità”, verificando i volumi e i prezzi. Ciò è importante per chi investe grandi somme, in quanto è in grado di valutare anzitempo se esiste liquidità sufficiente a sostenere il proprio ordine. E’ importante anche ai fini dell’analisi tecnica.
Infatti i broker ECN NON garantiscono l’esecuzione e questo può avvenire quando manca liquidità su quel prezzo. Ecco che potrebbero verificarsi anche eseguiti a prezzi differenti da quelli immessi.
Spread ridotti. Gli spread fanno riferimento al mercato interbancario, che sono i minimi a disposizione dei trader.
Possibilità di fare Scalping. Le attività di Scalping sono pienamente consentite, a parte che vi sia una controparte nel mercato capace di sostenere l’ordine.
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Gli svantaggi, invece, sono i seguenti.
Presenza di commissioni. Il modello economico dei broker ECN si basa proprio su di esse. In parole povere, il loro guadagno deriva dalle commissioni. E’ importante verificare che il costo totale delle commissioni + gli spread pagati sia realmente conveniente e minore rispetto ai market maker.
Stop loss non garantito. In fin dei conti, è un ordine come un altro. Se non è presente una controparte, lo stop loss non si attiva.
Scarsa accessibilità economica. I broker ECN impongono un deposito minimo nell’ordine delle migliaia di euro. In verità, le cose stanno cambiando: gli ECN si stanno aprendo anche alla gente comune.
Complessità della piattaforma. Anche in questo caso, si segnala un generale semplificazione delle interfacce.
Gli spread sono molto variabili. Gli spread fanno riferimento al mercato, quindi a certe condizioni possono aumentare, come nel caso di scarsa liquidità.
In definitiva, i market maker sono più adatti ai trader retail, che non investono somme ingenti e che, in virtù di competenze poco sviluppate, offrono una certa accessibilità. Gli ECN sono adatti invece ai trader esperti o agli investitori che hanno somme più elevate.