Non esiste solo il Bitcoin ma anche Ethereum. Il mondo delle criptovalute è piuttosto variegato, sebbene non sia emersa ancora nessun rivale in grado di rubarle lo scettro. Una candidata, però, c’è: Ethereum. E’ una candidata strana, anche perché, per essere una criptovaluta, è molto diversa dal Bitcoin. Ecco cosa è in realtà l’Ethereum e in che cosa si differenzia dal Bitcoin.
Ethereum: piattaforma o valuta?
In verità, l’Ethereum è una piattaforma. Nello specifico, un software decentralizzato deputato alla creazione di smart contract e applicazioni privi di periodi di inattività o intromissioni da parte di terzi. E’ una definizione solo all’apparenza ostica.
Per comprenderla, occorre conoscere il significato di smart contract. Questi non sono altro che protocolli incaricati di facilitare e far rispettare una negoziazione o l’esecuzione di un contratto. Da qui il collegamento con il concetto di criptovaluta.
Cosa sono le transazioni di denaro se non degli smart contract?
Ethereum, come si evince da questa definizione, è l’humus, il terreno nel quale avviene il passaggio di denaro. E’ anche una criptovaluta in sé, che però ufficialmente prende il nome di “Eth”. Tutti, però, la chiamano Ethereum.
Ethereum e Bitcoin: differenze
Che Ethereum sia una criptovaluta dal grande potenziale è dimostrato dal fatto che, in poco tempo, ha abbattuto tutti i record di capitalizzazione e crescita. A soli tre anni dalla sua nascita, il suo valore si aggira intorno ai 66 dollari. Certo, il bitcoin con i suoi 1200 e passa dollari è ancora lontano, ma è certamente un buon inizio.
Le prospettive sono rosee per un motivo in particolare: l’Ethereum è una eccellente alternativa al Bitcoin, almeno sotto alcuni punti di vista.
- Tempo di creazione. Ethereum crea un blocco in 5-10 secondi, Bitcoin in 10 minuti. Le transazioni con Ethereum quindi sono molto più veloci.
- Modello economico. Il Bitcoin è programmato per dimezzare ogni 4 anni la quantità di moneta che può entrare in circolo, in modo da tenere a bada pericolose derive inflazionistiche. In questo modo, però, a meno di cambiamenti radicali, la criptovaluta andrà incontro a una carenza di liquidità. Per adesso, l’Ethereum non ha limitazioni e rilascia ogni anno la medesima quantità di moneta.
- Decentralizzazione. Il Bitcoin è ufficialmente una valuta acefala. Il suo protocollo, però, fa fatica a prevenire il mining centralizzato, con rischi evidenti di falsificazione del mercato. Il protocollo Ghost utilizzato da Ethereum, invece, è in grado di difendersi egregiamente da questo pericolo.
- Finanziamento. Ethereum è stato finanziato in crowdfounding, il Bitcoin è nato grazie al contributo dei miners. Questo evita l’accentramento di liquidità, che è uno dei problemi più evidenti del Bitcoin.
Qual è la cripto valuta migliore?
L’Ethereum o il Bitcoin? E’ difficile rispondere.
Attualmente, è impossibile non puntare sul Bitcoin, dato il suo valore elevato. In un prossimo futuro, viste le premesse e le qualità strutturali, si potrebbe benissimo puntare sull’Ethereum. Gli scheletri nell’armadio, o per meglio dire i difetti, emergeranno eventualmente con il tempo.