Il Forex Trading è un’attività molto complicata, ricca di insidie. Il rischio di fallire è sempre alto. Allo stesso tempo è un’attività professionale di alto profilo e che può dare molte soddisfazioni nella vita se è affrontato con serietà e corretto approccio di money management.
Lo è ancora più rischioso, però, si ci si avvicina all’investimento valutario (come a qualsiasi altro tipo di investimento del resto) in modo approssimativo, magari improvvisando. Ciò accade soprattutto quando si adottano approcci che in un primo momento possono sembrare efficace e facili da seguire, ma che in realtà sono destinati a causare il fallimento.
E’ bene, quindi, elencare e descrivere alcuni di questi approcci “da evitare” e concentrarsi sugli approcci per apportano “valore” ai nostri studi grafici e trades.
La Martingala (giocare al raddoppio)
La Martingala, in realtà, è un concetto che deriva dal gioco d’azzardo. Già questa associazione dovrebbe far risuonare un campanello d’allarme anche perché, come tutti i trader sanno o imparano sulla propria pelle, il gioco d’azzardo è quanto di più avulso possa esserci da un trading razionale ed efficace.
Nello specifico, la Martingala consiste nel reagire ai trade perdente investendo cifre sempre più elevate. Per la precisione, del doppio. In questo modo, quando finalmente l’investitore “azzeccherà” (il termine è quanto mai adeguato) il trade, la vincita ricompenserà con gli interessi tutte le sconfitte precedenti. Ora, è sufficiente fare due calcoli per avere una idea della pericolosità di questo approccio. Prima o poi, infatti, il trader giungerà al suo elemento di rottura e si ritroverà con tutto il suo capitale (o quasi) andato in fumo. Eppure, tanto nei contesti d’azzardo quanto nel trading, la Martingala gode di un certo credito. Tale credito deriva, in realtà, da una evidenza statistica: prima o poi, infatti, qualsiasi evento con una probabilità superiore a zero deve verificarsi. Tra questi eventi, ovviamente, c’è anche il trade vincente.
Le martingale sono presenti in numerosi expert advisor o servizi di segnali trading ed è quindi consigliato sempre studiare lo storico e valutare la presenza o meno di questi schemi pericolosi.
Lo Scalping
Lo Scalping online è una delle attività di trading più richieste, è affascinante e genera molto curiosità. L’idea di comprare e vendere entro pochi minuti (o ore) e poter guadagnare è seducente.
Lo Scalping in se stesso è un approccio, anzi una strategia, che gode di piena cittadinanza nel trading in generale e nel Forex Trading in particolare.
L’unico problema legato allo Scaping, che però genera conseguenze potenzialmente drammatiche, consiste nella complessità dello stesso: lo Scalping è difficile da realizzare, sono necessarie competenze specifiche e una esperienza notevole.
Chi si improvvisa scalper, e purtroppo sono in tanti, ha una elevata probabilità di fallire e di perdere il proprio capitale. Il consiglio, quindi, è di evitare lo Scalping durante i primi anni di attività.
Lo scalping online ha la necessità di essere effettuato con:
- piattaforme trading adeguate
- software di analisi e di trades professionali
- money management rigido e di difficile applicazione manuale
Fare Trading senza un piano
Molti trader principianti non adottano un piano di trading. In genere, essi fanno parte della sempre più nutrita schiera di profani, ovvero di individui senza una reale competenza, che iniziano a tradare in quanto abbagliati da una prospettiva di guadagno facile. L’improvvisazione è una diretta conseguenza di questa dinamica e improvvisare nel Forex Trading spesso vuol dire operare in totale assenza di un piano.
Eppure, il piano gioca un ruolo fondamentale, praticamente decisivo. E’ il piano che consente di ottimizzare le opportunità e contenere i rischi, di sottrarre l’operatività alla sfera emotiva. Insomma, di fare trading con efficacia e con lucidità.
Il trader dovrebbe avere sempre le risposte pronte a queste domande:
- Cosa faccio se il trade è in negativo?
- Cosa faccio se ho chiuso con una perdita?
- Posso eseguire il prossimo segnale o devo filtrarlo?
- Quanto devo rischiare nel trade?
Se dunque siete alle prime armi, e state per operare senza un piano ben definito (e magari seguendo semplicemente alcune indicazioni di fondo e standardizzate) fermatevi finché siete in tempo.
Fare Trading senza Money Management
Fare trading rinunciando al Money Management produce conseguenze simili al trading senza un piano preciso. Il Money Management, infatti, è quella disciplina che, pur in un contesto di assoluta incertezza, consente al trader di controllare il rischio finanziario e nello specifico di sapere – e di decidere – quanto denaro rischia di perdere.
Fare trading senza Money Management vuol dire fare trading al buio, significa navigare a vista. Il ché, in un mare pericoloso come quello dell’investimento speculativo, rappresenta un comportamento da evitare.
Le domande che dovreste porvi sono:
- quanto devo rischiare?
- il rischio-rendimento è soddisfacente per questo trade?
- devo rischiare sempre la stessa somma o modificarla nel tempo?
La strategia della complessità
Questa strategia, se così si può chiamare, è molto diffusa ed è praticata anche da chi si giudica (o effettivamente è) abbastanza competente da reggere l’impatto con il mercato. Tale strategia, o approccio, consiste in un rapporto con l’analisi tecnica poco efficace, per quanto apparentemente sano. Ovvero, nel fare riferimento a molti indicatori, e nello specifico a indicatori complicati… Sempre e comunque. Alla base vi è l’equazione “complessità uguale efficace”, la quale rileva un assetto mentale che va oltre la semplice attività di trading e sconfina nel campo del pregiudizio.
Ebbene, la complessità non equivale all’efficacia in ogni caso, né nella vita quotidiana né tanto meno nel trading. Nella stragrande maggioranza delle situazioni, praticare l’analisi tecnica per mezzo di pochi e semplici indicatori (es. minimi e massimi di sessione, settimanali etc.) paga molto di più che riempirsi lo schermo di indicatori complessi, magari difficili da leggere e da integrare l’uno con l’altro.