Dopo aver pubblicato una panoramica sugli spread tra FtseMib e azioni italiane (vedi QUI) adesso vi propongo un commento sull’andamento dell’indice italiano, Dax e SP500.
Settimana pessima, quella del FTSE MIB. Se si esclude il piccolo ritracciamento di venerdì, l’indice italiano ha perseverato con un forte trend ribassista. Di seguito, un analisi del FTSE MIB, un’analisi comparata con DAX e SP500 e una istantanea delle azioni top e flop degli ultimi 30 giorni.
La settimana del FTSE MIB
Il FTSE MIB ha iniziato ha iniziato la settimana con 20.859,28 e l’ha conclusa a 20.345,96. Ha concretizzato dunque un risultato nettamente peggiore rispetto alla settimana scorsa, che aveva chiuso a 20.711,70.
Evidenti i fattori che hanno spinto l’indice italiano al ribasso. A influenzare la (pessima) settimana del FTSE MIB sono state le vicende economico-politiche dell’Italia. I mercati hanno infatti accolto molto male le notizie sul DEF, documento che anticipa la manovra finanziaria. Nello specifico, non vedo di buon occhio l’aumento del deficit e nutrono profondi dubbi circa la sostenibilità del debito italiano. Inoltre, hanno reagito con un’ondata di vendite agli scontri verbali tra il governo italiano e le istituzioni europee che si sono susseguiti durante la settimana. Si sono dunque registrati forti pressioni sui titoli bancari, i primi a soffrire in caso di crisi del debito pubblico.
Ichimoku FtseMib: dal grafico Daily si evince il trend ribassista che ritorna sotto la kumo con forza e velocità segnando il nuovo minimo a 20140 (prezzo future). La prima resistenza è 21700 mentre il primo supporto è 19980.
Onde di Elliott: premettendo che il calcolo è personale e rimaniamo in attesa del Texano, secondo il mio studio siamo in onda C fase finale che prevederebbe un nuovo minimo. In questo caso l’analisi è coincidente con il primo supporto Ichimoku.
Confronto con DAX 30 e SP500
Discorso simileper il DAX 30, che come tanti indici europei è stato contagiato dalle pessime performance del FTSE MIB. L’indice tedesco ha iniziato la settimana a 12.381,36 e l’ha conclusa a 12.111,90.
L’SP500, invece, è ha intrapreso un percorso radicalmente diverso. Nel complesso, l’indice americano ha fatto segnare risultato cattivo ma non pessimo, sporcato da un calo iniziato nella giornata di mercoledì . Ad ogni modo, l’SP500 ha iniziato la settimana a 2.926,29 e sta chiudendo la settimana 2.900.
Elliott waves: il Dax sta sviluppando un’onda C ribassista di tipo complessa, anche in questo caso è prevista la formazione di un nuovo minimo. L’SP500 invece è in piena onda 4 rialzista, forte come non mai al rialzo.
Ichimoku Dax: come anticipato durante le interviste su LeFonti.tv (ogni lunedì ore 16:00 in diretta) attualmente siamo in una fase di compressione con resistenza a 12645. E’ un area di prezzo in cui preferisco non fare trading.
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