Esiste un legame tra trading online e la conquista della libertà finanziaria?
E’ la classica domanda da un milione di dollari, alla quale si può rispondere solo facendo una riflessione a trecentosessanta gradi sui due concetti. Anche perché circa la definizione di libertà finanziaria vi è spesso una certa confusione e un elevato rischio di fraintendimento.
Cos’è la libertà finanziaria
La libertà finanziaria è un concetto che si è fatto largo negli ultimi anni, soprattutto da quando la crisi ha iniziato a mordere e ha alimentato i sogni di chi, da bersaglio della congiuntura economica, ha sperato in un drastico miglioramento delle proprie condizioni di vita, magari a costo zero. Altresì, la libertà finanziaria è uno dei concetti più fraintesi in assoluto. Il senso comune, infatti, crede che la libertà finanziaria sia una situazione nella quale è possibile raggiungere il benessere economico senza fare alcuno sforzo. Insomma, essere liberi finanziariamente vorrebbe dire, molto banalmente, essere ricchi.
Purtroppo, la questione è più complicata di così. Anche perché il concetto di libertà finanziaria non esclude il concetto di sforzo, anzi. Per conquistarla, è necessario mettere in campo impegno, dedizione e personalità.
Dunque, cos’è veramente la libertà finanziaria? Con questo termine si intende una condizione nel quale il proprio reddito è svincolato da qualsiasi attività lavorativa propriamente detta. O, per essere più precisi, il guadagno non dipende dalla quantità di ore lavorate. E’, allo stesso tempo, una condizione nella quale, a seguito di un periodo di preparazione, è possibile generare redditi automaticamente (o quasi), tali per cui è possibile mantenere un tenore di vita almeno pari a quello garantito dal reddito da lavoro.
Quando si parla di libertà finanziaria, va comunque fatta una precisazione: automatismo non vuol dire gratuità. Chi vive in un regime di libertà finanziaria, non è stato catapultato all’improvviso in una sorte di eden, bensì ha conquistato il suo posto al sole. Ciò è vero per un motivo, che è poi un elemento costitutivo: libertà finanziaria vuol dire creare valore. Dunque, nessun pasto è gratis, nemmeno in questo caso.
Perché il trading online permette la libertà finanziaria
L’esempio emblematico dell’individuo libero dal punto di vista finanziario è il grande investitore. Le sue fonti di reddito sono automatico, nel senso che sono svincolate (almeno per la gran parte del tempo) dalla sua azione, dal suo tempo. Certo, con i suoi investimenti un tale individuo crea valore, e sicuramente si produce in un impegno (per quanto saltuario) al momento di decidere cosa, quanto e dove investire. Tuttavia, ciò vale solo come esempio, anche perché vi sono differenza tra gli “aspiranti liberi” del trading online, e il grande investitore. In quest’ultimo caso, infatti, si segnala una situazione di vantaggio data da una enorme disponibilità di capitale.
La domanda da porsi quindi è: il trading online permette al trader qualunque (il retail per intenderci) di acquisire la libertà finanziaria? In questo paragrafo analizzeremo situazioni in cui il capitale, pur non essendo elevato, è comunque sufficiente a dare il là a una carriera nel trading online, e offriremo una panoramica degli elementi a favore della tesi “trading online uguale libertà finanziaria.
- Il trading online non è un lavoro. Su questo non ci possono essere dubbi: non ci sono orari, non ci sono clienti, non c’è un ufficio, non ci sono superiori. Soprattutto, non vi è un fisso e nemmeno una stima dei guadagni (elemento che invece caratterizza i liberi professionisti).
- Il trading online può essere automatizzato. Esistono numerosi software in grado di azzerare la discrezionalità del trader e piazzare ordini in automatico. Il riferimento è, tra gli altri, agli Expert Advisor e indicatori.
- Il trading online può far diventare ricchi. Fermo restando del dato che parla del 90% di trader in perdita nell’anno solare, il trading può significare ricchezza. Le persone che sono diventate ricche grazie al trading esistono e sono anche numerose.
Perché il trading online NON permette la libertà finanziaria
Questi, invece, sono i motivi che suggeriscono una incapacità del trading online di porre le base per una conquista della libertà finanziaria.
- E’ automatico fino un certo punto. Ok, esistono gli Expert Advisor, è possibile delegare alla macchina le operazioni di trading. Tuttavia, ciò coinvolge solo la fase dell’operatività. L’altra fase, quella più importante, ovvero la strategica è appannaggio completo della persona. Non solo: occorre perdere molto tempo a pianificare, il ché rende il trading online una fonte di reddito… Non proprio automatica.
- E’ altamente instabile. La libertà finanziaria permette di conquistare un tenore di vita specifico mediante fonti automatiche e di mantenerlo tale. Ora, premesso che una certa dose di imprevedibilità c’è sempre ed è fisiologica, nel trading online è endemica l’instabilità e la precarietà. Con il trading online si può guadagnare molto, ma si può erodere il proprio capitale a un ritmo piuttosto sostenuto.
- Non è facilmente replicabile. Quando un meccanismo è automatico è, con tutta probabilità, anche ripetitivo, o perlomeno replicabile. Nel trading online, la replicabilità è parzialmente assente. E’ vero: nel mercato – almeno secondo i dettami dell’analisi tecnica – la storia si ripete, ma è altrettanto vero che i mercati sono imprevedibili, a tratti irrazionali.
Come abbiamo visto, ci sono elementi a favore dell’una e dell’altra tesi. A questo punto, è onere del singolo trader valutare se il trading online possa essere considerato una via per la libertà finanziaria.