Guadagnare imitando gli imprenditori di successo Caltagirone e Del Vecchio

MPS, MedioBanca, Generali, Immobiliare, EssilorLuxottica

L’idea di imitare le strategie di investimento di imprenditori di successo come Francesco Gaetano Caltagirone e la famiglia Del Vecchio, eredi di Leonardo Del Vecchio, può sembrare allettante. Caltagirone è un noto magnate dell’immobiliare e delle assicurazioni, con significative partecipazioni in aziende come Generali e Mediobanca. Del Vecchio, attraverso Delfin, ha trasformato EssilorLuxottica in un gigante mondiale dell’occhialeria, oltre ad avere una forte presenza nel settore assicurativo e bancario. Ma cosa significa realmente imitare i loro investimenti in termini di guadagni e rischi?
 

Strategia di Investimento

  • Francesco Gaetano Caltagirone: Con un portafoglio che spazia dall’immobiliare alle assicurazioni, Caltagirone ha una notevole influenza in Generali e Mediobanca. La sua strategia si basa sulla diversificazione, ma con un forte focus su settori che comprendono anche l’editoria e la tecnologia.
  • Famiglia Del Vecchio (Delfin): Delfin è attiva in diversi settori. Oltre all’enorme successo in EssilorLuxottica, le partecipazioni in Generali e Mediobanca mostrano un interesse nel consolidare il controllo in aree strategiche dell’economia italiana.

Famiglia Del Vecchio (Delfin)

  • EssilorLuxottica: Delfin detiene circa l’80% del capitale di EssilorLuxottica, rendendolo uno degli investimenti di punta della famiglia. Questa compagnia è leader mondiale nel settore dell’occhialeria.
  • Assicurazioni Generali: La famiglia Del Vecchio, tramite Delfin, ha una partecipazione significativa, circa il 9,93% del capitale di Generali, che è una delle più grandi compagnie di assicurazione a livello globale.
  • Mediobanca: Delfin è il primo azionista di Mediobanca con una quota del 19,81%, conferendo alla famiglia un ruolo chiave nel panorama bancario italiano.
  • Monte dei Paschi di Siena (Mps): Delfin ha aumentato la sua partecipazione in Mps fino al 9,8% nel 2025, entrando nel capitale della banca nel contesto di operazioni di consolidamento nel settore bancario italiano.
  • Unicredit: Delfin detiene una quota del 2,7% in Unicredit, una delle principali banche italiane.

Francesco Gaetano Caltagirone

  • Assicurazioni Generali: Caltagirone ha una quota di circa il 6,92% in Generali, posizionandolo come uno dei principali azionisti privati.
  • Mediobanca: Attraverso il suo gruppo, Caltagirone detiene il 7,8% di Mediobanca, che lo rende un azionista influente nella banca d’affari italiana.
  • Monte dei Paschi di Siena (Mps): Caltagirone ha una partecipazione del 5% in Mps, segno del suo interesse nel consolidamento bancario e in operazioni strategiche nel settore.
  • Caltagirone S.p.A.: Questa è la holding principale del gruppo Caltagirone, che opera nei settori del cemento, infrastrutture, editoria, immobiliare e finanza. È quotata alla Borsa di Milano e coinvolge partecipazioni in:
    • Cementir Holding: Con una partecipazione del 58,793%.
    • Caltagirone Editore: Con il 35,564%.
    • Vianini: Con il 66,714%.
  • Partecipazioni Finanziare: Oltre alle partecipazioni dirette in banche e assicurazioni, Caltagirone ha un portafoglio diversificato che include anche altre società italiane e straniere.

Potenziali Guadagni

  • Guadagni Storici: Guardando indietro, le azioni di Generali hanno visto un apprezzamento significativo negli anni, soprattutto quando guidate da strategie di espansione o acquisizioni. Anche EssilorLuxottica ha dimostrato una crescita costante, grazie alla fusione e alla leadership di mercato.
  • Progetti Futuri: Entrambi gli imprenditori hanno piani di espansione che potrebbero far aumentare ulteriormente il valore delle loro partecipazioni. Ad esempio, operazioni come l’offerta pubblica di scambio (OPS) di Mps su Mediobanca potrebbero ridisegnare il panorama bancario italiano, creando opportunità per chi investe nelle loro stesse aziende.

Rischi Associati

  • Volatilità del Mercato: Il settore finanziario e assicurativo è noto per la sua volatilità. Eventi come crisi economiche, cambiamenti normativi o politici possono influenzare negativamente i valori azionari.
  • Conflitti di Interesse: Con le loro partecipazioni incrociate in diverse aziende, si potrebbe assistere a conflitti di interesse che potrebbero non sempre favorire tutti gli azionisti. Un esempio recente è l’OPS di Mps su Mediobanca, vista come ostile da alcuni.
  • Rischio di Liquidità: Investire in grandi aziende con partecipazioni significative può ridurre la liquidità dei tuoi investimenti, rendendo difficile la vendita rapida senza perdite.
  • Rischio di Concentrazione: Con un forte focus su alcuni settori, un calo in uno di questi potrebbe avere un impatto significativo sul tuo portafoglio.

Considerazioni Pratiche

  • Diversificazione Personale: Imitare le strategie di Caltagirone o Del Vecchio non significa copiarle alla lettera. La diversificazione è chiave per ridurre i rischi. Considera di investire solo una parte del tuo portafoglio in questi settori.
  • Consultazione di Esperti: Prima di muovere capitali, consultare consulenti finanziari può aiutarti a comprendere meglio i rischi e le opportunità specifiche del tuo contesto finanziario.
 
Imitare le strategie di investimento di grandi imprenditori può offrire una visione unica sui mercati, ma non è privo di rischi. Questi investitori operano su una scala e con risorse che la maggior parte degli investitori individuali non può emulare. È fondamentale fare una riflessione critica sul proprio profilo di rischio, obiettivi finanziari e orizzonte temporale. L’investimento non è mai una scienza esatta, quindi, mentre puoi trarre ispirazione dalle loro mosse, non dovresti seguirle ciecamente.
 
Prima di investire, prenditi il tempo per fare ulteriori ricerche, comprendere i fondamentali delle aziende coinvolte e valuta sempre il “perché” dietro ogni investimento di questi magnati.
 
Fonti:
La strategia di Caltagirone e Del Vecchio è stata analizzata attraverso notizie recenti e analisi di mercato, come quelle riportate su MilanoFinanza, Il Fatto Quotidiano e altri articoli specializzati nel settore finanziario.

Dividendi incassati

Ecco una panoramica dei dividendi staccati dalle azioni delle principali società in cui la famiglia Del Vecchio e Caltagirone hanno partecipato negli ultimi 5 anni:

 

EssilorLuxottica
  • Dividendo 2020: €2.24 per azione.
  • Dividendo 2021: €2.58 per azione.
  • Dividendo 2022: €2.95 per azione.
  • Dividendo 2023: €3.23 per azione.
  • Dividendo 2024: €3.95 per azione.

     
     
Assicurazioni Generali
  • Dividendo 2020: €1.00 per azione.
  • Dividendo 2021: €1.47 per azione.
  • Dividendo 2022: €1.77 per azione.
  • Dividendo 2023: €1.89 per azione.
  • Dividendo 2024: €2.00 per azione.

     
Mediobanca
  • Dividendo 2020: €0.50 per azione.
  • Dividendo 2021: €0.65 per azione.
  • Dividendo 2022: €0.75 per azione.
  • Dividendo 2023: €0.80 per azione.
  • Dividendo 2024: €0.85 per azione.

     
Monte dei Paschi di Siena (Mps)
  • Dividendo 2020: Non dichiarato (Mps non ha pagato dividendi a causa della ristrutturazione e delle perdite).
  • Dividendo 2021: Non dichiarato.
  • Dividendo 2022: Non dichiarato.
  • Dividendo 2023: Non dichiarato.
  • Dividendo 2024: Non dichiarato. La banca ha affrontato difficoltà finanziarie recenti, portando alla sospensione dei dividendi fino a nuovo avviso.
Unicredit
  • Dividendo 2020: €0.63 per azione.
  • Dividendo 2021: €1.20 per azione.
  • Dividendo 2022: €1.70 per azione.
  • Dividendo 2023: €1.90 per azione.
  • Dividendo 2024: €2.10 per azione.

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Perchè Caltagirone e Delfin vogliono il controllo di Mediobanca e Generali?

 
Caltagirone e Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio) hanno mostrato un forte interesse nel controllo di Mediobanca e Generali per diverse ragioni strategiche, finanziarie e di governance:
Motivazioni Strategiche:
  • Influenza nel Settore Bancario e Assicurativo: Mediobanca e Generali sono due pilastri del sistema finanziario italiano. Controllare queste entità significa avere una significativa influenza sul panorama finanziario nazionale, includendo la possibilità di guidare o influenzare le politiche aziendali e le direzioni strategiche.
  • Sinergie Industriali: L’unione di Mps e Mediobanca, con il controllo di Generali, potrebbe creare sinergie significative. Mediobanca, con la sua esperienza in investment banking e gestione del risparmio, potrebbe complementare le operazioni commerciali di Mps, mentre Generali, come compagnia assicurativa, potrebbe beneficiare di un accesso più diretto e integrato a prodotti bancari e finanziari.
  • Integrazione Verticale: Possedere quote significative in entrambe le entità permette di integrare le operazioni assicurative con quelle bancarie, creando un gruppo finanziario più robusto e diversificato, capace di offrire un ampio spettro di servizi finanziari.
Motivazioni Finanziarie:
  • Reddito da Dividendi: Entrambe le società hanno una storia di pagamenti di dividendi. Controllare queste compagnie significa assicurarsi flussi di cassa stabili attraverso i dividendi, che sono particolarmente attraenti per investitori di lungo termine.
  • Apprezzamento del Valore delle Azioni: Avere influenza sulle decisioni aziendali può portare a strategie che aumentano il valore delle azioni, beneficiando direttamente gli azionisti di maggioranza.
  • Gestione dei Rischi: Controllando entrambe le entità, Caltagirone e Delfin possono meglio gestire i rischi associati ai loro investimenti, specialmente in un contesto di mercato volatile.
Considerazioni di Governance:
  • Influenzare la Nomina dei Vertici: Con quote significative, hanno voce in capitolo nelle nomine dei consigli di amministrazione, influenzando chi gestisce le aziende e come vengono gestite.
  • Ridurre i Conflitti di Interesse: Attraverso un maggiore controllo, possono minimizzare i conflitti di interesse che potrebbero sorgere da partecipazioni incrociate ma non coordinate.
  • Proteggere Investimenti Esistenti: La loro partecipazione in Generali è già considerevole, e attraverso Mediobanca, che è il maggiore azionista di Generali, possono rafforzare la loro posizione per proteggere e potenziare i loro investimenti.
Operazioni Recenti e Contesto:
  • OPS di Mps su Mediobanca: Questa mossa, se riuscisse, permetterebbe a Caltagirone e Delfin di consolidare il loro controllo su Mediobanca attraverso Mps, dove hanno già una forte presenza azionaria. Questo, a sua volta, rafforzerebbe la loro influenza su Generali.
  • Controversie su Generali: Ci sono state tensioni tra Caltagirone, Delfin, e i vertici di Generali, specialmente su questioni come la collaborazione con Natixis per il risparmio gestito, mostrando un desiderio di avere un controllo maggiore per allineare la strategia aziendale con le loro visioni.
L’obiettivo finale sembra essere la creazione di un “terzo polo” bancario-assicurativo in Italia, sotto la loro egida, che potrebbe competere più efficacemente con i giganti del settore come Intesa Sanpaolo e Unicredit, garantendo al contempo un’influenza duratura sul mercato finanziario italiano.

Natixis in breve: collaborazioni e criticità

 
La collaborazione tra Generali e Natixis Investment Managers, parte del gruppo francese BPCE, rappresenta un tentativo di creare un polo europeo di asset management con una massa gestita significativa. 
 
Obiettivi della Collaborazione:
  • Creazione di un Gigante del Risparmio Gestito: L’accordo mira a unire le forze di Generali Investments Holding (GIH) e Natixis IM per formare una delle più grandi entità di gestione del risparmio in Europa, con un patrimonio gestito che supera i 1.900 miliardi di euro.
  • Competitività Globale: La partnership è vista come un modo per rafforzare la posizione competitiva di entrambe le entità nei mercati finanziari globali, particolarmente contro i giganti asiatici e statunitensi del settore.
  • Innovazione e Sostenibilità: C’è un forte focus sull’innovazione, includendo lo sviluppo di nuove strategie di investimento, con un’attenzione particolare agli investimenti sostenibili (ESG – Environmental, Social, Governance).

 

Struttura dell’Accordo:
  • Joint Venture: La collaborazione si concretizza in una joint venture paritaria, dove entrambe le parti apportano i loro asset, con Generali che apporterebbe circa 650 miliardi di euro e Natixis circa 1.200 miliardi.
  • Governance Condivisa: La governance della nuova entità sarebbe bilanciata, con il CEO di BPCE, Nicolas Namias, come presidente del consiglio di amministrazione, e Philippe Donnet, CEO di Generali, come vicepresidente. Altri ruoli chiave sarebbero ricoperti da figure già presenti in entrambe le organizzazioni. Mancherebbero italiani al vertice… ???

 

Reazioni e Critiche:
  • Sostegno e Opposizione: Mentre Mediobanca, primo azionista di Generali, ha sostenuto l’operazione, sia Caltagirone che Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio) si sono opposti. La loro opposizione deriva da preoccupazioni sulla governance, la perdita di controllo su Generali, e l’influenza francese che potrebbe crescere troppo nell’azienda italiana.
  • Aspetti Industriali e di Mercato: Alcuni vedono l’accordo come un’opportunità per migliorare l’efficienza operativa e il range di prodotti offerti. Altri temono che potrebbe portare a complessità nella gestione e nella strategia aziendale, specialmente in termini di integrazione culturale e operativa.
  • Problemi di Regolamentazione e Politica: Ci sono state discussioni tra il governo italiano e Generali per assicurarsi che gli interessi nazionali siano protetti, considerando che Generali è un’azienda strategica per l’Italia. Questo ha portato a dubbi e ritardi nell’approvazione definitiva della collaborazione.

 

Impatto e Prospettive:
  • Mercato e Investitori: L’annuncio ha avuto un impatto misto sul mercato azionario, con gli investitori che valutano sia i potenziali benefici di scala e innovazione che i rischi associati all’integrazione e alla governance.
  • Futuro dell’Industria: Se completata, questa collaborazione potrebbe fungere da modello per altre operazioni simili in Europa, spingendo verso un ulteriore consolidamento nel settore dell’asset management.

 

 
La collaborazione tra Generali e Natixis rappresenta un passo ambizioso verso un maggiore consolidamento nel settore finanziario europeo, ma è anche carica di complessità legate a governance, cultura aziendale e politica industriale. Il successo di tale operazione dipenderà molto dalla capacità delle due entità di navigare queste sfide e di creare valore per gli azionisti e i clienti.

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