Se il XIX secolo è stato dominato dalla febbre dell’oro, questo scorso di secolo sembra essere dominato dalla “febbre del Bitcoin”. Tutti ne parlano, tutti lo vogliono, tutti sognano di averne un po’, da guardare, per quanto a distanza, da un portafoglio virtuale, e aspettare che cresca fino a far diventare ricco il suo possessore. In verità, tutto questo interesse, che sconfina nella mania, è giustificata “numericamente”. Il Bitcoin nel 2017 ha fatto segnare un tasso di crescita a quattro cifre. Per rendere l’idea, chi nel 2010 ha acquistato Bitcoin per 100 dollari, oggi si trova in tasca qualcosa come 100 milioni di dollari.

Febbre giustificata, quindi, ma pur sempre febbre. Da curare, quindi? Forse no, stiamo pur sempre parlando di un investimento che sta realmente overperformando. E’ bene, però, ritornare con i piedi per terra e, tra il serio e il faceto, elencare qualcosa verso cui indirizzare le proprie energie fisiche e mentali, il proprio tempo.

4 cose “migliori del Bitcoin” sulle quali investire.

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