[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/1″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” overlay_strength=”0.3″ column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][vc_column_text]Ogni qualvolta si instaura un clima di tensione militare in qualche parte del globo e che coinvolge grandi paesi come Europa, Russia e America si rivedono schemi di rialzo delle quotazioni delle principali azioni di aziende di armamenti militari.
Il recente conflitto in corso tra Russia e Ucraina e che sta coinvolgendo a livello globale anche altri paesi, almeno sotto l’aspetto finanziario ed economico ha rimesso in luce programmi di produzione e acquisto di armi per la difesa militare e sugli approvvigionamenti di materie prime energetiche ed alimentari.
In questo contesto abbiamo visto:
- il prezzo del petrolio, gas ed energia elettrica in forte rialzo
- il prezzo di grano, mais e soia alle stelle
- il prezzo del nickel ai massimi storici
- il prezzo di azioni di aziende militari in rialzo medio del 30% rispetto al 23 Febbraio 2022 (giorno prima dell’invasione russa in Ucraina)
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/4″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” overlay_strength=”0.3″ column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][vc_column_text][/vc_column_text][nectar_cta btn_style=”material” heading_tag=”h6″ link_type=”regular” alignment=”left” display=”block” link_text=”Prova Demo XM” url=”https://we-trading.eu/broker/forex/xemarkets”][/vc_column][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”3/4″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” overlay_strength=”0.3″ column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][vc_column_text]
Analisi prezzi e trend delle principali aziende di forniture militari
Le aziende e le azioni sotto osservazione sono:
- Leonardo quotata in Italia (aerei, missili, elettronica, spazio)
- BAE Systems quotata in UK (aerei, missili, elettronica, spazio)
- Boeing – USA (aerei, missili, elettronica, spazio)
- Raytheon Company – USA (missili)
- Northrop Grumman – USA (aerei, elettronica, missili, navi, spazio)
- Airbus Group (EADS) – Europa (armi, elettronica, missili)
- Thales – Francia (armi, elettronica)
Queste aziende sono presenti sulla piattaforma trading XM a cui puoi accedere cliccando sul banner qui a fianco.[/vc_column_text][vc_column_text]
ETF sulla Difesa
Se non si vuole fare stock picking e ricercare quindi le aziende su cui investire, allora è probabile che la ricerca di un buono ETF settoriale potrebbe essere una soluzione. Ad esempio l’ETF iShare Aerospace & Defense con ticker ITA:
In questo ETF troviamo aziende già citate sopra e altre come da pubblicazione ufficiale alla data di questo articolo:
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” column_margin=”default” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom” bg_image_animation=”none”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_link_target=”_self” column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/1″ tablet_width_inherit=”default” tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” overlay_strength=”0.3″ column_border_width=”none” column_border_style=”solid” bg_image_animation=”none”][vc_column_text]
Intelligenza artificiale in campo militare
Ritengo interessante anche l’analisi del settore AI (intelligenza artificiale) che ha una forte influenza anche in campo militare.
Tra i vari strumenti segnalo il seguente ETF con ticker ROAI quotato anche in Borsa Italiana:
Si nota un supporto in area 28 euro che potrebbe essere il rischio massimo da tenere per un investimento al rialzo.
Fanno parte di questo ETF aziende importanti su vari settori del calibro di Tesla, Microsoft, Adobe, Citrix, Alphabet e altre:
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