Le banche online negli ultimi tempi hanno integrato le proprie offerte con servizi “collaterali”, non direttamente connessi con il risparmio e l’investimento. Non stupisce, quindi, che i servizi di trading delle banche online siano cresciuti a dismisura negli ultimi tempi. Le banche non hanno fatto altro che adeguarsi al sentire generale, che è diventato col passare degli anni molto favorevole nei confronti dell’investimento speculativo in rete. Ne è nata una ovvia quanto scontata rivalità con i broker tradizionali.
Cosa si può dire dei servizi di trading delle banche online?
Sono migliori rispetto a quelli offerte dalle società di brokeraggio?
Broker CFD e Forex tradizionali vs banche online: differenze generali
Fare trading con una banca o con un broker può essere molto diverso. Ovviamente è possibile fare solo un discorso generale, dal momento che i servizi, nonché i costi, variano da soggetto a soggetto, spesso in maniera completamente autonoma rispetto alla categoria di appartenenza. Ad ogni modo, ecco le differenze più frequenti.
- I broker cfd e forex sono meno costosi. I broker, soprattutto i market maker, impongono solo gli spread, ossia la differenza tra il prezzo di mercato e quello proposto dal broker stesso. Le banche, nella maggior parte dei casi, oltre allo spread fanno scontare anche delle commissioni. Senza contare che, a volte, è presente anche un canone.
- I broker forex e cfd sono meno costosi per il trading online ma non per gli investimenti statici e passivi di lungo termine (ad esempio con ottiche da 1 a 5 anni).
- I broker sono preferiti per fare trading al ribasso (aprire posizioni short) perchè non richiedono commissioni aggiuntive (al contrario delle banche online dove è molto costoso fare trading al ribasso)
- Le banche online sono più sicure. Qui si rischia di degenerare nel luogo comune ma in linea di massima è vero. Una banca è più sicuro di un broker, se non altro ha alle spalle una liquidità di gran lunga più ampia. E’ vero anche che i broker offrono oggi maggiori garanzie di sicurezza rispetto al passato, dal momento che l’acquisizione delle licenze presuppone il possesso di una serie di requisiti, spesso stringenti.
- I broker hanno un’offerta quantitativamente migliore. I broker sono specializzati nel trading, quindi nella maggioranza dei casi offrono piattaforme veloci e quotazioni in tempo reale. Le banche invece tendono a offrire quotazioni in ritardo di 15 minuti e piattaforme di base molto scarne (il pagamento di abbonamenti può sbloccare queste condizioni)
- Le banche online hanno un’assistenza più presente. Le banche sono abituate ad assistere ai clienti e hanno giocoforza un apparato “assistenziale” più sviluppato. E’ logico pensare quindi a una certa discrasia rispetto a questo argomento.
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Broker banche: due soluzioni interessanti
Ecco un elenco di banche online interessanti per fare trading online.
- Fineco. L’utente ha a disposizione migliaia di mercati mondiali e prodotti finanziari, la possibilità di tradare sulle azioni, sulle obbligazioni, sugli ETF e sui CFD. Ha a disposizione, inoltre, indici e quotazioni in real time e grafici interattivi/personalizzabili. Fineco ha inserito pure il trading di CFD e di opzioni binarie. E’ stato definito in gergo il “supermercato” dei prodotti finanziari.
- Webank. L’offerta è simile a quella di Fineco (no cfd e no opzioni binarie). Il punto di forza di WeBank è la piattaforma di trading T3 che è molto apprezzata dai suoi utenti anche per la possibile integrazione con altre piattaforme di studi grafici per il trading online e per la programmazione di software come indicatori e expert advisor personalizzati.
- seguono anche altre banche online come IwBank, Binck, Banca Sella.
Per chi vuole fare trading con le banche online è bene informarsi su alcuni aspetti fondamenti come le commissioni applicate per i vari mercati e anche per le posizioni al ribasso e i volumi minimi richiesti per accedere ad una riduzione delle commissioni pagate.