Il referendum sulla Brexit ha fatto storia. L’attenzione è ora sulla data del 29 Marzo 2019 che sancisce la data ufficiale della brexit. E’ un appuntamento sul quale tutti gli analisti del mondo si soffermano già da tempo chiedendosi quali potrebbero essere le conseguenze in tutta Europa, politiche, economiche e finanziarie con particolare focus sulla sterlina. Molto probabilmente qualsiasi sia il risultato della Brexit, avremo dei cambiamenti simultanei e netti su tutto il quadro delle borse mondiali in generale, ci si aspetta dunque una elevatissima volatilità su quasi tutti i cambi e su parecchi indici.
Cosa significa il termine Brexit
Innanzitutto con il termine “BREXIT “ ci si riferisce a “ Britain Exit “ dunque uscita del Regno Unito dalla unione europea. Sono passati 43 anni ormai dall’entrata dell’Inghilterra nell’unione europea (1973), dopo due anni ci fu già un primo referendum, visto un malcontento generale in questo paese, con una predominanza positiva sulla permanenza nell’unione europea. Questa volta il popolo, passati molti anni, ha ottenuto un secondo tentativo sulla scelta della permanenza o meno.
In questo momento abbiamo comunque due scenari contrastanti e molto vicini tra l’oro (siamo nell’ordine dell’ 1 % di differenza tra il “ Remain “ e l’ ” Exit “ ). Ad ogni modo il processo di declassificazione e di uscita dall’unione europea non è cosi semplice come si crede. Ci sono degli accordi con tutti gli stati membri molto forti, dunque in caso di uscita, il processo completo ed effettivo durerà almeno due anni e in questo modo i mercati valutari e gli indici, subiranno ancor di più una enorme volatilità di lungo periodo.
Cerchiamo di capire nello specifico cosa perde e cosa guadagna da questo referendum in entrambi i casi l’Inghilterra. Sicuramente ad ogni modo il paese potrebbe attraversare un periodo difficile di transizione e assestamento, l’impatto sui mercati dunque sarà enorme.
Vantaggi e svantaggi per la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea
Export e svalutazione della sterlina
Sicuramente il commercio estero ne risentirebbe di fronte ad un mercato di 500.000.000 di persone in europa. Attualmente gode di un libero accesso, in caso di uscita potrebbe perderlo, anche se il deprezzamento della sterlina potrebbe spingere i paesi a chiedere l’import verso l’Inghilterra dovendo pero’ superare molti scogli burocratici e non sarà così semplice.
Libera circolazione delle persone
Un altro punto importantissimo è la libera circolazione delle persone con tutti i servizi annessi, per esempio i trattamenti sanitari. In caso di “Brexit” si complicherà ancor di più questo aspetto, visto che il Regno Unito si è sempre scagliato contro il processo di immigrazione e la libera circolazione di cittadini di altri stati membri nel suo territorio. In questo caso nemmeno per i cittadini inglesi sarà così semplice usufruire di tutti i servizi liberamente, proprio come invece ora gli è permesso facendo ancora parte dell’Unione Europea. Tra l’altro si stima che un numero cospicuo di abitanti non britannici risiedano in varie città del regno Unito, contribuendo comunque a una lieve ma continua crescita del pil del paese, senza contare tutto il caos burocratico ed economico che si dovrà sostenere per la regolarizzazione opportuna degli occupanti non inglesi, dopo la “ Brexit “
Turismo
Molti analisti sostengono che anche il turismo, che è importantissimo per la Gran Bretagna , potrebbe subire un danno, con conseguente impatto a cadenza sull’immagine dell’intero paese.
Peso politico in Europa
Un punto contrastante è invece il dibattito sul peso politico che potrebbe avere l’Inghilterra al di fuori della Unione Europea. Molti economisti pensano che perderà peso contrattuale e politico non avendo la forza necessaria, mentre altri sostengono che potrebbe avere più importanza e sarà ascoltata ancora di più.
Programma spaziale, nucleare e sicurezza
Uscendo dall’Unione Europea non potrà usufruire del programma spaziale e nucleare europeo. L’uscita potrebbe essere percepita male anche dagli Stati Uniti d’America, difatti Obama ha sempre sottolineato che la rimanenza del Regno Unito nell’Unione Europea è senz’altro fondamentale per mantenere in bilico gli accordi internazionali. Il nucleo militare e difensivo potrebbe tra l’altro essere più vulnerabile, non ricevendo i dovuti “ aiuti “ in caso di attacchi terroristici o nucleari.
Il potere della banche inglesi in Europa
Il punto critico e fondamentale che a noi in questo caso interessa molto è senz’altro il ruolo che avranno le banche, in caso di uscita. Ricordiamo che una grossa percentuale di sedi bancarie e di intermediari finanziari (ad esempio i broker forex e CFD) hanno sede a Londra. La City potrebbe perdere quel lustro costruito in tanti anni di elevata efficacia ed eccellenza nel campo. Il settore finanziario costituisce attualmente il 16% del PIL britannico ( 260.000.000.00 di dollari ) e da Londra passa il 45 percento di tutte le operazioni forex a livello mondiale. Infatti molte banche hanno già pronto un Piano “ B “ in caso di uscita per cominciare a spostare le proprie sedi e operatività verso città nuove come per esempio, Dublino, Francoforte, Parigi.
Cosa dicono i Bookmaker inglesi
I cittadini inglesi secondo alcuni bookmakers hanno “ paura “ della perdita della sovranità del paese, seguendo gli standard politici europei. I cittadini temono anche la perdita della loro moneta tra qualche anno, anche se si è gia discusso e superato questo tema, garantendo la permanenza della sterlina.
Dal punto di vista prettamente operativo, la sterlina è senz’altro , da qualche settimana ormai la principale protagonista del forex. Il sentiment ha superato addirittura i massimi toccati nel 2008 durante la crisi monetaria e ha raggiunto un record storico. Dunque la mattina del 24 Giugno ci vorrà molto sangue freddo, prontezza e cautela da parte degli operatori a seconda della decisione del popolo britannico.
Vediamo ora cosa potrebbe accadere tecnicamente nei nostri grafici di trading legati alla sterlina e alcune idee di trading.
In ogni caso consigliamo estrema prudenza poiché l’indice di volatilità di tutti gli strumenti in questione potrebbe salire al massimo, saranno facili dunque falsi segnali, spike e gap molto importanti che potrebbero dare molta difficoltà al trading generale. Anche per questo quasi tutti i broker forex e cfd stanno adottando misure di sicurezza verso il cliente, avvisando di allargare il proprio margine impiegato per gli investimento.