L’indicatore Zig-Zag è stato inventato dai componenti della Technical Trends, Art Merrill e John Mc Ginley.

La sua funzione è quella di filtrare tutti i movimenti con un’ampiezza di inferiore ad un determinato valore X o X punti. Questo indicatore è molto interessante in quanto permette di identificare sia i massimi che i minimi relativi ed assoluti. Il punto forte e che personalmente apprezzo molto di questo indicatore è la possibilità di individuare le figure tipiche dell’analisi tecnica filtrando in maniera personalizzata le variazioni dei movimenti.

Il settaggio dello Zig Zag viene principalmente filtrato a 5%, 3% ed 1% mentre il limite che bisogna sottolineare è il fatto che basandosi su un’analisi retrospettiva dei dati, l’ultimo punto e la linea che lo congiunge al precedente, non vengono fissati finchè non si viene a conoscenza dei prezzi futuri.

Di conseguenza, diventa molto importante analizzare solo i dati precedenti, senza considerare in maniera definitiva il punto ancora non formato, basandosi sui valori di filtraggio inseriti come Reversal Amount in percentuale o in Points nei parametri fissi dello Zig-Zag.

Trend follower più Fibonacci

Gli indicatori trend following vengono spesso abbinati ad un’oscillatore per avere una perfetta combinazione e fornire di conseguenza i segnali d’ingresso a mercato in maniera piuttosto affidabile in termini di risultati.

Nel caso dello Zig-Zag, il suo abbinamento è indicato con i pattern grafici, proprio perchè va a disegnare delle figure tipiche dell’analisi tecnica o con i ritracciamenti di Fibonacci.

Fibonacci: come applicarlo nel trading

L’utilità dello Zig-Zag, il cui impiego è molto semplice, sta nel seguire il momentum del mercato cercando di individuare le possibili inversioni di trend, andando poi ad offrire opportunità sfruttabili sul mercato a seconda della strategia che stiamo utilizzando.

Pregi, difetti e funzionamento dello Zig Zag
Per quel che riguarda i vantaggi, lo Zig-Zag è un ottimo indicatore di trend, in quanto si forma basandosi sullo storico completo dei dati a disposizione e diventa molto preciso sugli intervalli di tempo più ampi, in quanto va a filtrare tutte le variazioni di prezzo casuali o di disturbo, concentrandosi esclusivamente sul trend principale.

Lo svantaggio principale è invece dovuto al fatto che essendo costruito su prezzi che vanno verificandosi, utilizzato da solo, non può essere un buon sistema per anticipare gli ingressi a mercato, sia in entrata che in uscita.

Per quel che riguarda la sua costruzione invece, questa avviene inserendo nel tool i valori del prezzo di apertura e chiusura, in particolare gli Swing High, quando il prezzo di chiusura è maggiore del precedente e del successivo e gli Swing Low, quando il prezzo di chiusura è minore del precedente e del successivo.

Tutto dipende ovviamente dal timeframe scelto, ma unendo i punti che abbiamo calcolato, si ottiene una linea spezzata, Zig Zag appunto, che permette di individuare il trend principale in corso, senza alcuna oscillazione di disturbo.

Strategie operative con lo Zig Zag

Come indicato in precedenza, il modo migliore di utilizzare lo Zig Zag è quello di prenderlo in considerazione per stabilire il trend principale in corso di un asset in un determinato momento del mercato.

Questa funzione così semplice, quanto banale ci permette tuttavia di poter già operare anche sui famosi ritracciamenti, ovvero gli swing di prezzo che avvengo normalmente durante i forti impulsi di mercato.

Tutto ciò dipenderà anche dalla percentuale d’impostazione del nostro indicatore, che ricordiamo può anche essere utilizzato anche a punti. Un ritracciamento percentuale del 3% creerà più linee di uno del 5%, quindi più sarà alta la percentuale inserita e meno si avvertirà il cosidetto “rumore di mercato”.

In questo caso, affiancando allo Zig-Zag un classico Fibonacci, potremo sfruttare tutti gli swing che avvengono durante fasi di mercato con trend ben definiti che si prendono le loro tipiche pause di ritracciamento.

L’altra aspetto molto interessante è quello della costruzione di figure tipiche dell’analisi tecnica, dalla più semplici trendline fino ai triangoli, canali e testa e spalla che tuttavia vanno sempre considerati con prudenza visto che l’ultimo punto dello Zig Zag, si traccia sempre su un movimento di prezzo passato.

Negli esempi grafici allegati, possiamo proprio notare la formazione di un possibile testa e spalla così come fasi di trend ben definite con relativi ritracciamenti che attraverso l’utilizzo di Fibonacci, possono fornirci anche i potenziali target dei nostri ingressi contro trend, dove diventa importantissimo avere un target di breve termine con la successiva possibilità di chiudere in profitto andando poi a rientrare sul nuovo impulso di mercato nella direzione principale del momento.

Per concludere, a mio avviso, lo Zig-Zag è un ottimo indicatore che da solo può già darci, non solo un’idea generale del momentum del mercato, ma anche segnalarci i punti chiave su cui tracciare le nostre figure preferite dell’analisi tecnica, sfruttando anche i pattern a noi più congeniali.

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